Poche volte una caricatura , un diminutivo spregiativo, è così appropriato e rispondente a una realtà non caricaturale.
Oltre a quello che ha fatto di male e a tutto quello che non ha fatto di bene, Berlusconi è il tappo che ha bloccato e forse continuerà a bloccare ogni naturale sviluppo positivo dell'Italia.
Ci fu una volta la favola bella di Mani Pulite.
Ci fu una volta la favola bella di un uomo normale onesto e dignitoso che si chiamava Mario Segni il quale, in questa Italia serva e cafona, era riuscito, nonostante le sue buone qualità, a sedurre la maggioranza degli italiani.
Fu come una illusione ottica, una fata morgana.
Da sempre sono convinto che la sparizione misteriosa e istantanea di Segni fu il frutto di una qualche macchinazione, e quando si parla di macchinazioni e di inciuci un riflesso automatico ci fa dire "D'Alema".
Il fenomeno "Segni" significava la sconfitta della Sinistra, una sconfitta destinata a durare nel tempo, e sicuramente Segni fu invitato con le buone maniere a farsi da parte.
Segni era un uomo tranquillo, non certo un combattente, e quando gli fu mostrato quello che sarebbe diventato il suo futuro, se avesse portato avanti la sua azione, ha immeditamente scelto la pace e la felicità, nella sua famiglia e nel suo lavoro di professore universitario.
Mario era il figlio di Antonio, e si fa presto a immaginare l'avvenire che gli fu prospettato.
E fu così che la Sinistra, una davvero sinistra Sinistra, impersonificata da un baffuto e sogghignante piccolo demonio, accolse con entusiasmo l'entrata in campo di un Berlusconi.
I difetti, la magagne, i punti deboli di Berlusconi erano troppo evidenti per non far pensare, a chi si riteneva tanto furbo, che Berlusconi fosse l'avversario ideale, da far entrare in scena e da farlo poi uscire con il massimo del disonore.
Ma il genietto furbetto e scemo non aveva fatto i conti giusti, non aveva pensato che proprio la miseria umana e politica di quell'essere miserabile avrebbe fatto innamorare una buona parte degli italiani e che tutti i suoi soldi e le sue televisioni avrebbero convinto anche chi non si fosse innamorato.
Soltanto un Paese e una Opposizione imbecille poteva accettare la candidatura e l'elezione di un personaggio con le sue caratteristiche, nessun altro Paese del mondo civile avrebbe potuto.
Un cittadino italiano si alza la mattina e vede le TV di Berlusconi, va all'edicola e trova i quotidiani e i settimanali di Berlusconi, assicura la macchina o la vita e trova le Assicurazioni di Berlusconi, va in Banca e concede in deposito i suoi soldi a Berlusconi, opera in borsa e compra le azioni di Berlusconi, va in vacanza e trova le agenzie di Berlusconi, entra in libreria e compra i libri di Berlusconi, è processato e avrebbe dovuto trovare Previti quale ministro della giustizia; ma a quest'ultima follia non ci si arrivà per merito di Scalfaro.
Un personaggio talmente miserabile eticamente e ridicolo esteticamente ha necessariamente creato una spaccatura nel Paese e ciò, unitamente al nefasto sistema maggioritario, ha ingessato lo sviluppo dell'Italia.
Gli ultimi anni poi sono stati veramente al di là del bene e del male, al di là di ogni più orrida fantasi.